Le figure emblematiche del Blues : CHARLIE PATTON e il mistero della sua morte


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(continua)
Che Charlie soffrisse per le condizioni di poverta’ e di emarginazione della sua famiglia e’ ampiamente dimostrato non solo dallo stile di vita ” rivoluzionario” sul quale ampiamente ” marciava “,soprattutto quando fu oggetto di interesse da parte delle grandi case discografiche,ma anche da molte delle sue canzoni. Ad esempio in ” DOWN the DIRT ROAD ” descrive con crudezza le condizioni di degrado dei mezzadri e dei braccianti agricoli del sud, e di quanto sia impossibile cambiare le cose se non fuggendo,cosa che lui stesso fece a 19 anni.

” Vado via per un mondo sconosciuto,
ho paura,ma non sara’ per sempre.
Ogni giorno sembra un omicidio,qui.
Io andro’ via domani.

Il viaggio di Patton inizia all’indomani di questa canzone lungo tutto il Mississippi,fermandosi in ogni citta’ dove sconvolgeva gli abitanti non solo per la sua musica ” maledetta “ma anche per i suoi atteggiamenti rissosi e attaccabrighe. Per tutto il territorio del Texas,come in Georgia,nell’Illinois e nel Missouri il suo arrivo era considerato ” una piaga “per il seguito di scalmanati che si portava appresso. A Dockery era considerato gia’ una star e la sua fama, come artista e come folle, lo precedeva. Bevitore incallito,ossessionato dall’idea di perdizione, profondamente convinto che ” chi nasce nell’Inferno non puo’ redimersi ” portava il vessillo di Satana sempre con se’. Giovanissimo era stato ferito alla gola in una rissa ( o forse da un’amante gelosa ) ed era scampato alla morte per miracolo; c’e’ chi sussurrava che il ” suo alter ego Henry Sloan ” avesse patteggiato con esseri oscuri per farlo sopravvivere.Dalla profonda ferita che gli danneggio’ irreparabilmente le corde vocali Patton ” eredito’ ” una voce terrosa, cavernosa e inquietante. Spesso,anche nelle registrazioni di qualche anno dopo,molte delle parole delle sue canzoni risultarono incomprensibili al grande pubblico,e cio’ contribui’ nettamente all’enfasi di un’immagine tenebrosa,oscura ma di grande impatto sui giovani. Non dimentichiamo la grande influenza di Patton sui giovanissimi talenti che incontrava nei suoi pellegrinaggi canori. SON HOUSE ne rimase letteralmente affascinato ma WILLIE BROWN ando’ oltre se cerco’ per tutta la vita di imitare il maestro nella sua ” Crossroads Blues “un brano che sarenne poi divenuto uno standard e che influenzo’ tutte le stelle nascenti venute dopo, come MUDDY WATERS , JOHNNY LEE HOOCKER e, pensate, perfino il Satanico ROBERT JOHNSON!

SON HOUSE

SON HOUSE

Molti considerarono Charlie Patton un grande intrattenitore piuttosto che un Bluesman. Decisamente l’impatto visivo sul palco era notevole: pensate che il primo a coniare esibizioni Shock,con tanto di rogo di chitarra e sfumazzate di spinelli, sia storia recente e che appartenga a Jimi Hendrix negli anni ’70? Se e’ cosi’ vi sbagliate di brutto.
Patton saliva su un palco con l’atteggiamento di un clown triste e aggressivo,che prendeva a calci i tavoli,aggrediva i clienti e suonava la chitarra in tutti i modi possibili: di schiena, bendato, ponendola tra le gambe, con una sola mano e a testa in giu’.A volte il respiro affannoso miscelato alla voce gutturale calamitava le donne e atterriva gli uomini, che riconoscevano in lui un ” posseduto”. Probabilmente era cosi’. Non sappiamo se la figura ammaliatrice di Sloan lo abbia condizionato al punto da ritenersi un ” perduto” o se invece il suo mentore non abbia invece ” liberato ” le ossessioni naturali della sua psiche. Non conosciamo molto della primissima giovinezza di Patton, se non cio’ che poi riferirono le sue sorelle all’indomani della sua morte. Sappiamo quindi che non amava andare a scuola e che non andava mai in chiesa. Che era un bambino obbediente sul lavoro quanto scapestrato coi compagni di gioco. E, soprattutto, sappiamo che ” fino all’incontro col temuto Sloan NON SAPEVA SUONARE LA CHITARRA.” Quando approfondiremo altri personaggi del Blues vedremo che QUESTO e’ uno dei fulcri su cui si innestano moltissime delle leggende metropolitane che hanno ampliato e corroso la fama degli artisti del periodo. Comunque sia ,se l’influenza artistica di Sloan e’ accertata,e’ molto prevedibile che anche tutto il contorno sia una diretta conseguenza. Patton era un donnaiolo incallito, un bevitore eccezionale e un attaccabrighe incorreggibile. In piu’ fumava come un turco,era dedito all’oppio e maltrattava le donne. Con tutto cio’ si sposo’ 8 volte,ebbe innumerevoli amanti e parecchi figli,dei quali quasi nessuno gli sopravvisse. Qualcosa su di lui la narro’,tanti anni dopo, una vecchissima Rosetta Patton cresciuta anch’ella nel ricordo del malefico padre: e anche qui il ritratto che ne viene fuori non e’ affatto confortante.

Rosetta Patton Brown,ultima figlia dell'artista,con la foto del padre che non ha quasi conosciuto.

Rosetta Patton Brown,ultima figlia dell’artista,con la foto del padre che non ha quasi conosciuto.

Patrizia%20Barrera

Ascolta la mia musica!

Charlie aveva letteralmente una donna in ogni porto,che amava,seduceva,malmenava e abbandonava,in genere dopo averla riempite di figli. Era un vagabondo,un imboglione e un arrogante,consapevole e creatore della sua stessa fama. Inizio’ la sua carriera nelle sali di registrazione scrivendo una lettera ” autocelebrativa ” sulle sue doti ad un famoso Talent Scout dell’epoca, tale HC SPEIR,proprietario di un grande negozio di dischi e agente per la Paramount. Speir rimase cosi’ urtato e nel contempo soggiogato dalle affermazioni di Patton che decise di andare a Dockery lui stesso per vedere questa ” leggenda vivente del Blues “, come l’artista si definiva. Si trovo’ davanti ” un uomo giovane e puzzolente, che saltava sul palco come un matto incitando la folla con una voce terrosa e spaventosa,cantando su improbabili note delle storie di vita che prendevano il cuore. ” Inutile dire che la carriera discografica di Patton inizio’ proprio quella sera e che la prima registrazione per la Paramount con l’ormai leggendaria PONY BLUES si tenne in Indiana solo un mese dopo.

Original

Original

In tutta la sua follia ( vera o manvorata?) Patton scrisse testi che fecero storia. Accanto alle commercialissime canzoni d’amore commissionate dalla Paramount al solo scopo di vendere piu’ dischi, troviamo brani crudi e suggestivi che ci parlano di emigrazione ( Pony Blues ),di carcere (High Sheriff Blues), e di vita ( Oh,Death!). Era un cantore delle piaghe sociali spesso volutamente sottovalutato e ostracizzato,proprio perche’ poneva l’accento sulle mancanze del Governo.Ma imbavagliarlo non era facile. Se gli si poneva un veto Patton faceva di tutto per abbatterlo e, quando proprio non gli era possibile ,egli partiva lasciando a meta’ delle sessioni di registrazione e facendo perdere le sue tracce per mesi.
Aveva uno stile chitarristico molto particolare,ruvido e duro, e utilizzava spesso lo slide che con lui raggiunse vette liriche ed espressive fino ad allora impensate. Benche’ non sia stato l’inventore del Delta Blues perche’, come gia’ detto, esso era gia’ frequentemente suonato gia’ prima della sua venuta al mondo, tuttavia ne fu il piu’ grande esponente e l’appellativo ” Padre del Blues ” gli rende giustizia. Dopo di lui ,a parte l’influenza che BLIND LEMMON JEFFERSON esercitava sui musicisti piu’ o meno nello steso periodo,TUTTI GLI ALTRI venuti dopo ( e questo mi attirera’ le IRE di moltissimi estimatori) son stati ESECUTORI VIRTUOSI ,Robert Johnson compreso. Ognuno dei grandi Bluesman,chi piu’ chi meno, attingera’ alla sua grande scuola apportandovi modifiche personali che non incideranno mai sulla STRUTTURA del Delta Blues,benche’ meravigliose e appassionate. Qualche critico ha addirittura considerato Patton come il ” Primo Rock an Roller della storia..ma questo ,francamente non posso sottoscriverlo

Inondazione del Misissippi del 1935. Patton si ispirava a scene di vita vere nelle sue canzoni,e parla di una delle tante esondazioni del fiume proprio In HIGH WATER BLUES.

Inondazione del Misissippi del 1935. Patton si ispirava a scene di vita vere nelle sue canzoni,e parla di una delle tante esondazioni del fiume proprio In HIGH WATER BLUES.

. Uno dei piu’ grandi musicologi del settore, ROBERT PALMER, lo descrive come un ” jack-of-all-trades bluesman”, cioe’ un tuttofare della musica, capace di suonare con la stessa maestria il Blues quanto le ballate folk, l’Hillibilly e tuto cio’ che era in circolazione nel periodo, senza fare distinzioni tra musica White o Black. Oltre a cio’ era un grande imprenditore di se’ stesso,unendo quindi senza sforzo le capacita’ artistiche con la sapiente autoamministrazione, cosa che contribui’ ad aumentare la sua fama ” oscura “. Troppo bravo, troppo capace, troppo furbo e troppo ” perduto” per non essere stato toccato dal Maligno!
Se si puo’ definire il suo personaggio diciamo che fu la prima grande Rock Star che si ricordi: a differenza degli altri Bluesman tutte le sue esibizioni erano studiate e progettate a tavolino, organizzate fin nei minimi dettagli e sempre in pompa magna,nei locali di lusso quanto nelle bettole.Amava intrattenere il pubblico con la sua voce rumorosa e le sue ” porcate ” da bordello e resisteva a qualsiasi fatica bevendo, fumando e litigando con tutti. Malgrado la protezione della Paramount fini’ in galera almeno un paio di volte, per rissa e lesioni nonche’ per offese alle forze dell’ordine e ogni volta metteva le esperienze personali nelle proprie canzoni.
Questa che segue e’ la sua ingente discografia registrata in poco piu’ di cinque anni:

Vieni a conoscere la mia musica Blues!

“Mississippi Boweavil Blues”
“Screamin’ And Hollerin’ The Blues”
“Down The Dirt Road Blues”
“Banty Rooster Blues”
“Pea Vine Blues”
“It Won’t Be Long
“Tom Rushen Blues”
“A Spoonful Blues”
“Shake It And Break It (But Don’t Let It Fall Mama)”
“Prayer Of Death Part 1 & 2”
“Lord I’m Discouraged”
“I’m Goin’ Home”
1929, Grafton

“Going To Move To Alabama”
“Elder Greene Blues”
“Circle Round The Moon”
“Devil Sent The Rain Blues”
“Mean Black Cat Blues”
“Frankie And Albert”
“Some These Days I’ll Be Gone”
“Green River Blues”
“Hammer Blues”
“Magnolia Blues”
“When Your Way Gets Darl”
“Heart Like Railroad Street”
“Some Happy Day”
“You’re Gonna Need Somebody When You Die”
“Jim Lee Blues Part 1”
“Jim Lee Blues Part 2”
“High Water Everywhere Part 1”
“High Water Everywhere Part 2”
“Jesus Is A Dying-Bed Maker”
“I Shall Not Be Moved”
“Rattlesnake Blues”
“Running Wild Blues”
“Joe Kirby”
“Mean Black Moan”
“Farrell Blues”
“Come Back Corrina”
“Tell Me Man Blues”
“Be True Be True Blues”
1930, Grafton

“Dry Well Blues”
“Some Summer Day ”
“Moon Going Down”
“Bird Nest Bound”
1934, New York City

“Jersey Bull Blues”
“High Sheriff Blues”
“Stone Pony Blues”
“34 Blues”
“Love My Stuff”
“Revenue Man Blues”
“Oh Death”
“Troubled ‘Bout My Mother”
“Poor Me”
“Hang It On The Wall”
“Yellow Bee”
“Mind Reader Blues”

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Le cause della sua morte avvenuta il 28 aprile 1934 restano ancora oggi un mistero: Se ne conoscono molte versioni,alcune delle quali ci parlano di infarto, altre addirittura che ” fosse stato colpito da un fulmine”,cosa del resto molto in linea con il suo personaggio,no?
In realta’ fu una morte sicuramente ” provvidenziale ” per la Paramount, che aveva investito moltissimo nella sua figura Dark e nelle sue canzoni oscure. Sembrava che da poco Patton ,oppresso dalle conseguenze nefaste di una sifilide contratta in gioventu’,si fosse in certo senso ” convertito ” a Dio e avesse iniziato a frequentare la Chiesa di Re Salomone “,molto quotata tra la gente nera del periodo. Qui cantava salmi e predicava ,come molti altri Bluesman del resto,e si era messo in testa ( lo dice sempre SON HOUSE ) di scrivere un album Gospel ,genere tra l’altro che cantava piacevolmente anche in gioventu’. Una sua nipote presente al capezzale di un Patton malato MA NON MORENTE afferma di averlo sentito ripetere in modo ossessivo diversi capitoli della Rivelazione,sermoni della Bibbia. E qui inizia il vero mistero sulla sua morte, con versioni, personaggi e date che non collimano tra loro. Cerchero’ di riassumerle in breve.

Certificato di morte di Charlie Patton

Certificato di morte di Charlie Patton

Versione Ufficiale: Infarto dovuto a un difetto congenito della valvola mitralica. Una conseguenza molto frequente della sifilide,per cui sembrerebbe tutto a posto. Eppure il vizio della mitrale era facilmente riconoscibile anche all’epoca con una semplice auscultazione: come mai il suo medico curante, imposto peraltro dalla sua casa discografica, NON SE NE ERA MAI ACCORTO? Come mai non gli furono somministrati i farmaci atti a contrastare un eventuale prolasso? E soprattutto…se il difetto era cosi’ grave da condurlo alla morte COME MAI NON GLI FU PROIBITO di lavorare fino alla fine? Inoltre il mezzadro JIM EDWARDS,suo amico d’infanzia, riferisce che la veglia funebre si svolse a Longswitch vicino a Leland. Ma nel certificato si parla di
Sunflower County come luogo della morte. Ancora piu’ strano e’ che Charlie non abitasse in nessuno di questi due posti bensi’ al 350 di Heatman Street in Indianola e in compagnia della sua ultima amante BERTHA LEE, che tuttavia non viene mai menzionata come testimone del fatto. Si sottolinea invece che testimone oculare della morte di Patton sia un tale WILLIE CALVIN, altro personaggio misterioso sconosciuto a chiunque frequentasse Patton,amici e parenti compresi. CHI ERA COSTUI? E perche’ citarlo nell’atto di morte a scapito di testimonianze piu’ sicure come quella della convivente o dei parenti piu’ stretti?

Seconda versione : colpito da un fulmine.
Lo riferisce HAYES McCULLAN, amicissimo di WILLIE BROWN e dello stesso Patton. In realta’ alcuni parlarono di infarto o comunque di una morte improvvisa. Non ci sono ulteriori testimonianze su questa versione, che scarterei.

Terza versione: parotite.
Lo sostiene SON HOUSE, che disse di aver ricevuto un telegramma da Bertha Lee in cui veniva avvertito della sua morte. Stranissimo visto che la parotite, benche’ trascurata, ha dei tempi abbastanza lunghi di azione. Visto lo stretto rapporto tra i due amici E’ IMMAGINABILE che Son House fosse rimasto a casa sua o anche in tournee senza correre al capezzale dell’amico?Inoltre vari dati rendono sospetta questa morte.
Il medico ( che NON viene nominato) che aveva in cura Patton specifica che l’agonia di Patton duro’…92 giorni. Ma esistono anche altre testimonianze scritte dallo stesso medico in cui la durata della malattia scende a ..13 giorni. PERCHE’ queste incongruenze? E comunque…Patton NON FU MAI trasportato in ospedale. 13 o 92 giorni che siano NON si tratto’ di un’agonia rapida. E allora COSA FECERO TUTTI in quel lasso di tempo in cui Patton moriva?
Ancora piu’ interessante e’ che ,malgrado Bertha Lee abbia spergiurato che Patton sia morto tra le sue braccia, si fa menzione a una certa MINNIE FRANKLIN WASHINGTON come sua ultima moglie, la quale viene anche segnata nel certificato di morte dell’artista. Considerando i trascorsi di Patton non ci stupirebbe che fosse una ennesima consorte occasionale. Tuttavia il certificato di morte dei due NON E’ MAI stato trovato. E volete l’ultima ciliegina sulla torta? Si sussurra che l’oscuro Willie Calvin di cui sopra fosse in realta’…una DONNA, ultima amante di Patton e l’UNICA ( cosa invece certissima) che informo’ le autorita’ di dovere della morte dell’artista. Ma…a distanza di 24 ore precise dal decesso. C’e’ da chiedersi COME MAI questo ritardo e COSA STESSE FACENDO in quelle stesse ore il medico che firmo’ il certificato di morte!

Ormai e’ passato troppo tempo per scoprire come andarono le cose e in fondo ogni grande artista porta con se’ nella tomba un alone di mistero. Purtroppo devo aggiungere con amarezza che la morte di Charlie Patton passo’ quasi in sordina in un mondo trasformato per sempre dalla sua musica. NIENTE annunci ufficiali, NIENTE cortei funebri e NESSUNA commemorazione pubblica. Neanche i giornali ne parlarono.Soprattutto….NESSUNA LAPIDE. Patton fini’ all’ossario comune di Holly Ridge.. Solo nel 1990 il musicista JOHN FOGERTY dei CREEDENCE CLEARWATER depose una pietra tombale nel punto in cui il vecchio guardiano del cimitero C. HOWARD ricordava di avere seppellito l’artista. . La grafia del nome Patton e l’epitaffio furono invece coniati da Jim O’ Neal. E questo fu tutto.

E SLOAN…che fine fece?
Pare che mori’,settantenne ,nel marzo del 1948 in Arkansas……ma anche qui NON vi e’ certezza che i due Sloan siano la stessa persona. Come in ogni buona leggenda e’ impossibile scrivere la parola FINE.

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BASTA UN DOLLARO!

Quasi profetico questo bellissimo brano del 1934,in compagnia di altri grandissimi Bluesman. Da gustare!

Tenerissimo questo brano del 1929.

Si sentono davvero le Hollers songs in questo brano del 1929, intriso dell’anima di Patton. Buon ascolto!

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