Leadbelly: davvero un brutto ceffo. Dalle stelle alle stalle

Leadbelly ,1940

Una volta fuori di prigione, tuttavia, per Leadbelly si poneva il grosso problema di sopravvivere. Non solo dal punto di vista economico perchè, come abbiamo visto, il nostro eroe non era persona da abbattersi per così poco; ma il problema fondamentale per lui, come in seguito evidenziato anche nellla sua ” autobiografia ” dettata ad Alan, sarà quello di fare carriera.
Ciò che era successo ad Angola, la seconda Grazia e il racconto mirabolante dell’impressione suscitata dalla sua musica sui due Direttori del carcere non erano sufficienti a fare di lui una star.. Il mondo, si sa, dimentica presto e nel settembre ’34 Leadbelly era di nuovo un musicista morto di fame che tentava la fortuna agli angoli delle strade. Ma la fortuna poteva essere alle porte…se ben manipolata. Inizia quindi uno di quegli strani rapporti a tre che sono destinati a non durare nel tempo o, comunque,in grado di insinuarsi nella vita delle persone con un che di oscuro…Così, se da una parte Leadbelly cercava di mettersi ” il culo al caldo ” chiedendo ( e non ottenendo) un posto di lavoro presso le raffinerie di petrolio a Shreveport, dall’altra scrisse una bella lettera ai Lomax in cui, tra tanti giri di parole, si autodefiniva ” debitore” nei loro confronti ( ma come, non dirà in seguito che anche la seconda Grazia era stata merito suo? ) e offrendosi quindi di lavorare per loro come servitore .
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